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SCOMMESSE SPORTIVE

Colombia – Accuse presentate in un caso di frode nelle scommesse sportive  

By - 19 settembre 2022

La Procura ha presentato un atto d'accusa contro quattro persone accusate di far parte di una rete criminale dedita allo svolgimento di frode attraverso le scommesse sportive online. Tra gli imputati c'è un cittadino russo accusato anche di essere una spia.

Ad aprile un giudice ha mandato in prigione il cittadino russo Sergei Vagin per frode nelle scommesse sportive. La Procura ha riferito che, oltre al cittadino russo, altre sei persone sono state incarcerate perché appartenenti al gruppo criminale noto come “i Puffi”.

Secondo la stampa locale, l'organizzazione ha raccolto milioni di dollari per finanziare operazioni contro il governo organizzando proteste nel paese dal 2019. Vagin avrebbe trasferito denaro dalla Russia per destabilizzare e sconvolgere l'ordine in diverse città colombiane.

Vagin è accusato, tra gli altri reati, di trasferimento di beni, associazione a delinquere, uso illecito di reti di telecomunicazioni e accesso abusivo a sistemi informatici.

"Stiamo scoprendo che questa operazione di riciclaggio di denaro mirava a compromettere la sicurezza dello Stato e dei cittadini", ha detto alle notizie locali a marzo Juan Carlos Buitrago, ex capo delle operazioni della direzione dell'intelligence della polizia colombiana. "Si tratta di una vasta operazione di riciclaggio di denaro per un importo di 130 milioni di dollari", ha detto.

Secondo la stampa Vagin ha inviato ai suoi contatti a Mosca resoconti dettagliati sulle attività in Colombia. Avrebbe anche tentato di corrompere un ufficiale dell’esercito colombiano per ottenere “rapporti top secret”.

Intanto, secondo quanto riferito, il denaro sarebbe finito nelle mani del gruppo criminale Primera Línea, legato a dissidenti del Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC)

“La fase di reclutamento della truffa era legata all’obiettivo di verificare e ricercare persone che prestassero il proprio nome a piccolissime operazioni non rilevabili, proprio perché i valori, invece di essere fortemente concentrati su un singolo individuo, erano diluiti tra grandi numero di soggetti senza destare allarmi”, ha detto tlui pubblico ministero nel caso.

Secondo RCN News il modus operandi della rete prevedeva transazioni di denaro attraverso la modalità nota come 'pitufeo', cioè l'affitto di conti a persone a basso reddito per immettere denaro attraverso i loro conti.

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