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Notizie dagli operatori

Cile – L'autorità di regolamentazione cilena non è in grado di aiutare con le proposte di Enjoy per i ritardi dei casinò municipali

By - 12 maggio 2020

Vivien Villagrán, capo dell'ente regolatore del gioco d'azzardo cileno Superintendencia de Casinos de Juego (SCJ), ha affermato che a causa delle restrizioni legislative, non è in grado di aiutare l'operatore di casinò Enjoy poiché cerca di ritardare lo sviluppo delle licenze dei casinò municipali ottenute nel 2019.

Enjoy ha affermato che è necessaria una proroga di almeno tre anni per lanciare quattro casinò municipali a Coquimbo, Viña del Mar, Pucón e Puerto Varas.

L'operatore ha affermato che l'attuale situazione economica causata dall'epidemia di COVID-19 gli ha reso impossibile rispettare i progetti impegnati nella gara. Ha inoltre confermato che sta pianificando una riorganizzazione giudiziaria per proteggere i suoi imperi di gioco in Cile, Argentina e Uruguay, che sono chiusi da un mese a causa dell’epidemia di COVID-19.

La signora Villagrán ha detto: “La legge è chiara e non lascia spazio a interpretazioni diverse. Non ho il potere di fare ciò che mi chiedono perché la Legge non prevede ciò”.

Enjoy aveva avanzato tre soluzioni alternative: «In primo luogo, se consentito, la concessione permette di fare un'altra gara. In secondo luogo, un'estensione delle attuali licenze dei casinò detenute nei comuni con termini per l'avvio delle operazioni previste e l'inizio delle nuove procedure di gara per un periodo di 5 anni. E in terzo luogo, che SCJ autorizzi un'ulteriore proroga di almeno tre anni per l'inizio delle operazioni dei quattro casinò municipali (per i quali Enjoy ha vinto gare d'appalto), periodo descritto da Enjoy come il "periodo minimo" per il suo risanamento finanziario.

La sig.ra Villagrán ha aggiunto: “Enjoy ha tutte le alternative stabilite dalla legge nella fase in cui si trova e, non avendo ancora iniziato l'attività, può rinunciare al permesso o, eventualmente, sciogliere la società operatrice. È ovvio che nel momento in cui ciò accade, la SCJ preclude le relative garanzie”.

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