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Dreams nega la collusione nella gara d'appalto del casinò in Cile
By James - 3 febbraio 2025
L'operatore di casinò cileno Dreams ha nuovamente respinto le accuse di collusione mosse contro la società da la Procura nazionale dell'economia (FNE)). A ottobre la FNE ha presentato una richiesta contro Dreams, Enjoy e Marina del Sol per presunta collusione nelle procedure di gara dei casinò condotte nel 2020 e nel 2021.
Sebbene il termine per rispondere alla richiesta della FNE sia scaduto il 29 novembre, il presidente e proprietario della società, Claudio Fischer; il direttore generale di Dreams, Jaime Wilhelm; e il responsabile dell'amministrazione e delle finanze, Claudio Teada, hanno presentato eccezioni dilatorie alla Tribunale per la difesa della libera concorrenza (TDLC). Un'eccezione dilatoria è un'obiezione formale sollevata da una parte in tribunale che ha lo scopo di ritardare il procedimento legale, ma non di archiviare completamente il caso.
Tali richieste sono state respinte dal tribunale il 16 gennaio, pertanto Fischer, consigliato dai suoi avvocati, ha presentato la sua risposta alla TDLC negando le accuse.
“Respingiamo le accuse mosse al nostro assistito, in quanto non ha eseguito né celebrato, direttamente o indirettamente, l’accordo cui si fa riferimento nella richiesta, né è stato coinvolto in alcuna condotta contraria alla libera concorrenza, né in azioni che possano produrre tali effetti”, si legge nel documento.
Il testo affronta anche la questione della multa proposta, che viene descritta come “assolutamente impropria, sproporzionata e ingiustificata”.
La difesa ha spiegato che la decisione di competere solo per il rinnovo delle licenze assegnate e di non perseguire altri incarichi non derivava da un accordo con i concorrenti, ma era “una decisione autonoma e razionale” dal punto di vista economico adottata dal consiglio di amministrazione di Dreams durante la riunione del 31 agosto 2021.
Inoltre, secondo il documento, Fischer aveva ordinato agli altri due direttori di non segnalare alla concorrenza la loro decisione di partecipare solo al rinnovo delle loro posizioni. Come parte della strategia competitiva, il consiglio ha ordinato la costituzione di società per partecipare alle 12 posizioni in gioco.
Un'altra motivazione addotta dal proprietario di Dreams è che le offerte economiche presentate dalla catena "erano competitive" e il contesto delle gare esaminate non si prestava a un accordo tra concorrenti, dato che erano aperte a tutti gli interessati, sia attuali che potenziali.
Inoltre, è stato precisato che “la richiesta stessa afferma che Fischer non aveva alcun coinvolgimento o conoscenza della maggior parte dei fatti su cui la FNE basa la sua richiesta” e che, pertanto, non era mai stato a conoscenza della presunta esistenza di un accordo tra concorrenti.
In ottobre il FNE ha accusato le società di casinò Dreams, Enjoy e Marina del Sol, insieme a cinque dei loro dirigenti senior, di collusione per assicurarsi la gara per i permessi operativi a livello nazionale. In un documento depositato presso il TDLC, l'FNE ha specificato che per i processi di gara condotti dalla Superintendence of Gaming Casinos (SCJ) nel 2020 e nel 2021, le società hanno concordato che ciascuna avrebbe presentato un'offerta per il rinnovo dei permessi di cui era già in possesso a quel momento.